sabato 23 maggio 2015

Conclusa la prima Fase del Laboratorio Genitori e Docenti in...collaborazione

            Con il gioco del "come se" si è conclusa, mercoledì 20 maggio 2105,  la prima Fase (gennaio-maggio 2015) del Corso Laboratorio esperienziale Genitori e Docenti in...collaborazione, che in dieci incontri ha impegnato il gruppo degli iscritti nel Comprendere le dinamiche del confronto/scontro tra educatori e figlio-alunno.
            I lavori riprenderanno il 7 ottobre per una seconda Fase, che si concluderà nel mese di dicembre e che provvederà a Gestire e risolvere criticità e conflittualità  del rapporto educatori/ figlio-alunno, proprio quelle conflittualità che hanno animato conversazioni e laboratori appena conclusi.
            Il gioco del "come se", mutuato dalla Programmazione Neuro Linguistica, è stato programmato e proposto dalla  coordinatrice scientifica del Corso per questo incontro, in sostituzione del consueto Questionario, come autovalutazione / verifica della propria crescita cognitivo-emotiva e della significatività dell’esperienza Laboratoriale percorsa e per la sua efficacia ha sorpreso positivamente le partecipanti, pur già allenate da ripetuti diversi giochi di ruolo, durante gli incontri laboratoriali.
Ecco come è stato presentato il gioco:
un'esperienza con il gioco del come se ,
OVVERO
Vivi come se fossi già la persona che vuoi diventare
e
lo diventerai senza accorgertene

La tecnica del “come se” è molto semplice: significa esattamente cosa intende. È il vecchio gioco che facevamo tutti da piccoli, quello di far finta di essere… un pirata, un cowboy, un indiano, una ballerina …
Oggi io faccio finta di essere una mamma, una docente che:
- è già la persona che voleva diventare,
- si sente già come le piacerebbe sentirsi,
- ha consapevolezza del proprio ruolo di formatrice,
- ha saputo trarre vantaggi dagli incontri del Corso di Formazione,
- ha acquisito dimestichezza con alcune strategie educative,
- è determinata a migliorare la relazione con il figlio/a, o con ciascuno studente
- è ben allenata all'ascolto

e mi immedesimo... 
come se fossi presente
all'ultimo incontro dell'anno scolastico di:  
dialogo Famiglia - Scuola
           
            Partecipo con convinzione ed esprimo la mia proposta/progetto educativo,  da attuarsi nei prossimi mesi estivi nei confronti di Marco, classe 1^ A liceale, adolescente superdotato, un "genio" che, proprio a causa delle sue singolari e rare capacità, oppone forti resistenze alla relazione con adulti e coetanei. L'esito scolastico sarà "soltanto" buono in quanto Marco è sempre molto attento a nascondere la sua eccellenza che vive come una diversità, talvolta come un handicap che aumenta la sua solitudine. Disponibilità e attività sportiva non gli sono stati fino ad ora di efficace aiuto per sentirsi a proprio agio nel gruppo classe o nella squadra di calcio.
            La situazione, predisposta dalla tutor d'aula, è stata letta ad alta voce, la tutor ha risposto alle domande delle partecipanti e subito dopo, per agevolare il processo di assunzione del ruolo, è stata proiettata una scena particolarmente  inerente alla problematica proposta, dal film di Will Hunting, Genio ribelle, 1997, diretto da Gus Van Sant, (https://www.youtube.com/watch?v=cH-lfdkRbM0), della durata di 4’ 40’’.
            La visione della scena ha come "sbloccato" ogni piccola resistenza e incertezza che ancora percepivo in alcune partecipanti e da quel momento in poi ognuna ha assunto un atteggiamento esattamente sereno, equilibrato, propositivo nel quale non hanno trovato posto i "soliti" dubbi e perplessità che abitualmente caratterizzavano anche le loro proposte più significative in ambito educativo, durante gli incontri.
In sintesi, è emerso quanto era necessario e previsto: Formazione e Identità, quando e come il genitore riconosce l’identità del figlio? l’insegnante riconosce l’identità dell’alunno? e il figlio l’identità del genitore? l’alunno l’identità dell’insegnante?

            Grazie a tutte, alle mamme, alle docenti, alle docenti/mamme, per l'impegno e l'entusiasmo con cui hanno ogni volta vissuto i nostri incontri.

Un  arrivedederci a presto e Buona estate!
da Giancarla Mandozzi






Nessun commento:

Posta un commento