sabato 22 novembre 2014

giochi, giocattoli e identità di genere...

giochi, giocattoli e identità di genere...



[...] Osserviamo il mondo dei piccoli, della moda per piccoli (abbigliamento, accessori, 
abitudini, sport, attività...), il mondo dello svago e della fantasia, dei giochi e giocattoli; 
ce la sentiamo di delineare un veloce tratteggio dell' immagine-modello di bimbo e di bimba 
(di futura donna e uomo)  che dépliant di centri commerciali, vetrine di negozi, siti internet 
ecc... propongono, anzi, impongono?
Perché la bimba indosserà la minigonna con leggins luccicanti di strass, con scarpe 
infiocchettate alla Barbie, anche per andare a scuola o per giocare al parco e i bimbi 
saranno padroni di indossare comodi pantaloni e giubbotti ...
[...]
  Il rischio di uscire trasecolati da una visita al negozio di giocattoli è sicuro.[...]

http://counselingitalia.it/articoli/3401-2014-11-21-07-57-52

mercoledì 19 novembre 2014

La "speciale normalità"

La "speciale normalità"

Splendida definizione, speciale normalità: più che un  obiettivo, un punto di partenza perché ciascuno di noi provi ad avvicinarsi ad ogni situazione nuova o già nota, ad ogni relazione interpersonale e persino intrapersonale con la forte consapevolezza che la normalità non è data in natura senza sforzo da parte nostra e non è il minimo di cui tutti dobbiamo essere dotati, uguale per tutti.
 [...]
            Capacità, abilità, competenze, esperienze di ciascuno di noi vivono una curiosa esistenza: debbono essere  "normali" , devono almeno raggiungere il livello zero e poi, proprio per questo, non riscuotono alcuna considerazione e vengono surclassate da quelle ...eccezionali, o presunte tali. (Ognuno di noi, credo, prova ancora quella percezione amara che ci lasciava il giudizio espresso su di noi dai prof.: "normali capacità". Quasi uno schiaffo a ciò che sentivamo di essere, una sentenza inesorabile, sinonimo di "nessuna qualità positiva"). [...]

l'articolo completo in:
http://counselingitalia.it/articoli/3398-la-speciale-normalita

giovedì 6 novembre 2014

il linguaggio "verticale"della poesia ci dona emozioni incomparabili ...







...Dai maestri dell'analisi transazionale apprendiamo a disvelare nascosti "giochi" che sono attivi in noi e ci condizionano anche a nostra insaputa, impariamo che sentirsi adulti non equivale a mortificare ogni emozione, ogni desiderio, ogni sogno sacrificandolo sull'altare della concretezza, impariamo che... 
Molto ancora impariamo dai maestri non c'è dubbio, ma incomparabile è l'emozione che può darci il linguaggio profondo, "verticale" appunto (mentre "orizzontale" è quello della prosa), della poesia. Quando parla il poeta, persino come in questo caso completamente estraneo alla dinamica dell'IO transazionale, ci sentiamo presi davvero mente e cuore, pensiero ed emozioni.
Ed eccolo l'IO bambino che il poeta riconosce in ognuno di noi... da...