Il counseling ...dalla A alla Zeta, ovvero mini-Dizionario del counseling
Counseling
come: A
in Giancarla
Mandozzi, ritornare al sé e ...trovarsi, riflessioni 2, youcanprint, 2013
Nulla a che vedere con la
completezza o la pretesa di completezza, piuttosto mi piace ipotizzare che
scegliendo come guida le lettere dell’alfabeto, sia possibile connotare il
counseling e darne una immagine meglio rispondente alle innumerevoli forme di
aiuto che può rappresentare per ciascuno di noi.
Sottilmente
responsabile è certo anche quella fatica a farsi capire, quando si tenta di
definire il counseling a chi chiede per curiosità, per interesse sincero, per
sfida, o perché già ne ha un’idea ben precisa e magari non del tutto positiva.
[...]
Counseling
come A :
"accettazione
incondizionata", è quella che, secondo l’approccio di Carl Rogers, il
counselor nutre nei confronti di chi sta chiedendo aiuto e lo mette al riparo
dal provare maggiore comprensione/simpatia per chi esprime idee che collimano
con le proprie, princìpi nei quali egli stesso crede, come dal sentire
l’impulso a disapprovare chi esprimesse bisogni e desideri che egli –il
counselor- non condivide
"accoglienza",
[...]
"accrescere
la conoscenza di sé", uno degli obiettivi che il counseling consente[...]
"agevolare",
[...]
"aiuto
strutturato", non occasionale: i colloqui di counseling, che siano tre
(negli interventi brevissimi) o più numerosi costituiscono un percorso organico
nel loro insieme, così come ogni colloquio ha una sua specifica organizzazione
e sequenza (dal primo contatto al congedo, ai compiti a casa per la persona in
aiuto, al postcontatto)
"ambiti":
[...]
"attenzione":
[...] e infine per analizzare oltre che le risposte dell’interlocutore le
proprie risposte anche e soprattutto emotive
"autenticità":
è importante e assai gradevole essere certi che solo l’autenticità del
counselor e di chi è in aiuto è conditio sine qua non perché il processo di
aiuto si realizzi
"autoconsapevolezza,
autodirigersi, autonomia, autorealizzazione, autoregolazione": il counselor si attiva
perché chi è in aiuto raggiunga queste abilità concretamente
"autostima":[...]
"aver
cura di": è così che a molti (anche a me) piace definire ciò che fa il
counselor: ha cura di una persona, di un gruppo, è la sua-loro figura di
riferimento, fino al punto in cui ognuno possa sentirsi autonomo, libero di
ri-prendersi in mano la propria vita
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