lunedì 21 settembre 2015



Quotidiani paradossi



            Nei Paesi cosiddetti sviluppati di Occidente e Oriente, si può accedere alla conoscenza, comunicare in tempo reale con il mondo, ma, d'altro canto, noi utenti siamo progressivamente diventati meno capaci di cogliere il valore della conoscenza, meno autonomi nella ricerca, più confusi nella scelta e selezione dei dati. Alla dovizia, mai esausta, di informazioni  si accompagna paradossalmente una diffusa insufficiente abilità a fruirne.         
          Ogni epoca, certamente, ha vissuto i suoi paradossi e la nostra non ne è immune, anzi ne accoglie rapidamente sempre più numerosi, in forma esponenziale. Se per i filosofi, il paradosso può essere un vero toccasana, una sorta di gioco che la mente umana accetta e/o crea come una sfida, a volte cercando e gustando il momento in cui il ragionamento incappa in un “corto circuito”, nella realtà quotidiana viviamo il paradosso nel suo lato meno gradevole, non come credenza o situazione straordinaria, quanto piuttosto come dato di fatto assurdo. [...]

sabato 19 settembre 2015

COUNSELING SCOLASTICO - Chiusura Corso, Commenti ed Opinioni

CORSI RICONOSCIUTI MIUR di A.I.C.I. ANCONA /MARCHE 
Referente Marche Prof.ssa Giancarla Mandozzi 

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venerdì 18 settembre 2015




vivere per... o vivere contro


http://counselingitalia.it/…/3984-vivere-per-o-vivere-contro

È tutt'altro che considerare i pro e i contro di una condizione, di una scelta o persino di una grande opportunità. Vantaggi e svantaggi per noi e/o per altri appartengono ad ogni condizione umana e a ciascuno di noi è affidata la responsabilità/libertà di vagliarli consapevolmente.
Vivere per o vivere contro è, invece, una modalità che potremmo definire pregiudiziale che compenetra e può persino determinare ogni momento della nostra vita, in quanto si conforma, anzi dà forma ad ogni nostro atteggiamento di fronte ad ogni situazione, ad ogni interlocutore. Ne siamo consapevoli? [...]

  Nella relazione intrapersonale, in qualche modo possiamo essere contagiati dal vivere per o vivere contro?
Credo che proprio nel rapporto con noi stessi si annidi il problema anzi, direi, che proprio dal rapporto che abbiamo costruito e modellato con noi stessi, reagendo alle esperienze della vita, ad eventi programmati o semplicemente accaduti senza o contro la nostra volontà, origina quel nostro atteggiamento. [...]

sabato 5 settembre 2015

venerdì 4 settembre 2015

una difficoltà di comunicazione che ci coglie impreparati






 È per lo più sottaciuta, fagocitata da altri aspetti relazionali altrettanto problematici che occupano il centro dell'interesse di media, formatori, educatori, sociologi e osservatori della nostra complessa società: è la difficoltà di relazionarsi tra quarantenni e sessantenni.
            Le difficoltà di comunicazione più urgenti e complesse in base alla risonanza mediatica sembrerebbero essere quelle che gli adulti incontrano con le nuove generazioni, bambini e soprattutto adolescenti. Non c'è dubbio che educare i bambini o relazionarsi con gli adolescenti, soprattutto oggi, richieda agli adulti una competenza e un savoir faire tutto nuovo, ma, proprio per questo, quando gli adolescenti arrivano alla soglia della giovinezza e poi entrano in quella che -un tempo- si chiamava l'età matura come è possibile che il problema sia scomparso?
[...] Se appare quasi impossibile dialogare con gli adolescenti e si parla più di ripetute tentate soluzioni fallimentari da parte di educatori, che di soluzioni accettabili o efficaci, come potrebbe d'incanto nascere il dialogo tra ultracinquantenni e trentenni, tra sessantenni e quarantenni?
Dialogare con un quarantenne è impresa impossibile anche a chi è abituato a gestire il  divario tra generazioni, per un piccolo infinitesimale particolare: è una relazione di fatto ancora asimmetrica (esempio genitore-figlio), ma vissuta da entrambi e per motivazioni evidentemente assai diverse, come simmetrica.[...]