Quotidiani paradossi
Nei Paesi cosiddetti sviluppati di Occidente e Oriente, si può accedere alla conoscenza, comunicare in tempo reale con il mondo, ma, d'altro canto, noi utenti siamo progressivamente diventati meno capaci di cogliere il valore della conoscenza, meno autonomi nella ricerca, più confusi nella scelta e selezione dei dati. Alla dovizia, mai esausta, di informazioni si accompagna paradossalmente una diffusa insufficiente abilità a fruirne.
Ogni epoca, certamente, ha vissuto i suoi paradossi e la nostra non ne è immune, anzi ne accoglie rapidamente sempre più numerosi, in forma esponenziale. Se per i filosofi, il paradosso può essere un vero toccasana, una sorta di gioco che la mente umana accetta e/o crea come una sfida, a volte cercando e gustando il momento in cui il ragionamento incappa in un “corto circuito”, nella realtà quotidiana viviamo il paradosso nel suo lato meno gradevole, non come credenza o situazione straordinaria, quanto piuttosto come dato di fatto assurdo. [...]
Ogni epoca, certamente, ha vissuto i suoi paradossi e la nostra non ne è immune, anzi ne accoglie rapidamente sempre più numerosi, in forma esponenziale. Se per i filosofi, il paradosso può essere un vero toccasana, una sorta di gioco che la mente umana accetta e/o crea come una sfida, a volte cercando e gustando il momento in cui il ragionamento incappa in un “corto circuito”, nella realtà quotidiana viviamo il paradosso nel suo lato meno gradevole, non come credenza o situazione straordinaria, quanto piuttosto come dato di fatto assurdo. [...]