giovedì 30 aprile 2015



Percezione del tempo nel qui  e ora


http://counselingitalia.it/articoli/3681-percezione-del-tempo-nel-qui-e-ora

[...]Il tempo è una realtà interiore, ha un valore psicologico, è Distensio animi, estensione dell'anima e in virtù di questo possiamo misurarci con ciò che è passato e che quindi non esiste realmente: a ciascuno di noi la possibilità di renderla operazione in grado di ampliare e approfondire il nostro vissuto, piuttosto che imprigionarlo in vincolanti giochi di causa-effetto.
            Ci accade di dire a noi stessi o agli altri che soffrire per ciò che è passato, e quindi non è più, non ha alcun senso, che è una connaturata abitudine dalla quale potremmo essere liberi, se solo lo volessimo davvero, eppure il dolore e la sofferenza per ciò che è stato morde a lungo, talvolta per una vita intera minando il presente, mentre paure e ansie oscurano il futuro. In questa condizione, il presente ci appare tempo stretto, tempo avaro che poco ci dona e tanto ci toglie, che corre veloce, ci impedisce di cogliere i traguardi a cui aneliamo e ci costringe ad una irrefrenabile quanto infruttuosa rincorsa.
Mi sono imbattuta recentemente in una domanda così cristallina da costituire la risposta alle nostre interrogazioni e persino a che cosa dovremmo fare per saziare la nostra fame di tempo:
allungare o allargare la vita? [...]




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